Vogliamo creare le basi per un modello innovativo di distretto culturale evoluto nel Sulcis, che abbiamo chiamato DISTRETTO CULTURALE OPEN SOURCE (NATURALE, GLOCALE, ECO-SOSTENIBILE), dove la programmazione sarà aperta, in continuo divenire.

Costituito nel 2013 senza l'intervento da parte delle amministrazioni locali, è basato su di un modello naturale, glocale e sostenibile realizzato attraverso il potenziamento di una rete di operatori del Sulcis.
In Sardegna la sopravvivenza di circa centoventimila persone dipende dagli ammortizzatori sociali, siamo parlando di quasi il 10% della popolazione, ben il 40% di questi assegni vengono erogati nel Sulcis.
Nonostante questo triste primato, provocato da una insostenibile politica industriale di retaggio ottocentesco, ancora oggi si continua a sostenere le imprese responsabili di questa situazione, molte di queste industrie hanno chiuso, ma altre vogliono continuare, ma solo attraverso finanziamenti pubblici, continuando inesorabili ad avvelenare l’ambiente, l’economia ed il futuro del territorio.
Il Distretto Culturale Open Source è nato per dare un forte segnale di cambiamento mettendo in rete intorno ad un progetto di rinascita culturale e ambientale le migliori energie creative presenti nel Sulcis.

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Scuola Civica d'Arte Contemporanea Iglesias - Open call iscrizioni corso 1.1


http://scuolacivicaartecontemporanea.blogspot.it/p/blog-page_8513.html
Sono aperte le iscrizioni al Corso 1.1 (Base)

Il corso è gratuito e aperto a tutti, è sufficiente aver compiuto il 18° anno d’età e avere tanta voglia di mettersi in gioco per conoscere i linguaggi e i codici specifici dell’arte contemporanea.

Le lezioni inizieranno il 5 Ottobre e si svolgeranno sempre di Domenica. Per chi volesse mettere in pratica le conoscenze acquisite, partecipando attivamente all’attività di ricerca e sperimentazione, durante la settimana saranno attivati workshop e laboratori

L’iscrizione e la frequenza sono gratuiti;
I posti disponibili per ogni corso sono 10, dei quali almeno 1/3 saranno riservati ai residenti ad Iglesias e nella provincia;
saranno prese in considerazione le domande pervenute in ordine cronologico.
I partecipanti che hanno completato il corso 1.0 demo sono ammessi di diritto e non concorrono per i 10 posti messi in bando.
CORSO 1.1 (1° livello)

Il programma, è stato elaborato  con il contributo degli studenti durante il corso 1.0 demo, rigorosamente open source: si alterneranno incontri con artisti, curatori ed altri protagonisti del mondo dell’arte contemporanea, con momenti di scambio di saperi, di approfondimento e di ricerca e sperimentazione

Teoria
•    Introduzione all’Arte Contemporanea
•    Linguaggi e codici espressivi dell’Arte Contemporanea
•    Teoria della percezione e Antropologia del gusto
•    Il Sistema dell’Arte

Incontri e workshop
•    workshop: Luca Francesconi, Renato Leotta, Gianluca Concialdi
•    incontri: Alessandro Biggio, Davide Mariani, Giangavino Pazzola, Silvia Argiolas, Roberta Vanali

Laboratori e aree di ricerca e sperimentazione
a.    Arte pubblica e sociale
b.    Risorse didattiche 2.0 per l’Arte Contemporanea
c.    Pittura contemporanea

*Il programma è open-source, quindi questi sono gli argomenti e le linee di indirizzo generale: i partecipanti al corso potranno modificarlo, svilupparlo o integrarlo.
Durante la seconda parte del corso ogni studente dovrà presentare un progetto, il quale sarà discusso ed eventualmente rimodulato insieme ai docenti ed agli altri partecipanti.

Alla fine del corso sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

Per partecipare al corso 
scaricare  il modulo sul link https://www.dropbox.com/s/pfzik1m12lz5922/Iscrizionecorso1-1primolivelloScuolaCivicaArteContemporaneaIglesias.rtf?dl=0
e inviare a scuolacivicaartecontemporanea@gmail.com.  
In alternativa si puo' richiedere il modulo scrivendo  alla medesima e-mail  

Vai alla pagina dedicata Info e iscrizioni

Caro Giacomo 2014


Caro Giacomo 2014   Perdaxius, festa di San Giacomo e Sant’Anna,  25-28 luglio
Caro Giacomo è un’occasione di incontro fra artisti provenienti da tutto il mondo e il paese di Perdaxius, nei giorni della sua festa patronale.
L’idea di quest’anno è legata alla realizzazione di un mosaico dedicato a Marco Colombaioni, co-fondatore di Cherimus, che aveva partecipato in qualità di artista e organizzatore a precedenti edizioni della manifestazione. Nel 2008 il quadro I sogni ci guidano, ma bisogna agire, ispirato alla tradizione del Kanga, tipica dell’Africa sub-sahariana, era stato esposto nella piazzetta di ingresso del paese, nella prima edizione di Caro Giacomo.   Marco Colombaioni è venuto a mancare all’età di 28 anni, nell’estate del 2011 nel lido di Ravenna dopo aver salvato alcuni ragazzi che stavano annegando – ed è stato insignito di onorificenze quali la Medaglia d’Oro al Valor Civile e l’Ambrogino d’Oro.
Il mosaico, grazie alla collaborazione fra Cherimus, la ASL numero 7 di Carbonia (proprietaria dei muri) e del Comune di Perdaxius, sorgerà nella piazzetta in cui il quadro era stato esposto la prima volta.
 Tutti I materiali utilizzati sono stati forniti gratuitamente da aziende e abitanti del territorio che hanno così voluto offrire un contributo all’iniziativa.
Durante tutte le serate della festa, la stessa piazzetta sarà animata da workshop aperti a tutti e da giochi per bambini. Sarà inoltre offerta una coloratissima torta-mosaico.
Gli artisti invitati quest’anno sono: Josè Chaves (Lisbona), Scarlett Lingwood (Londra), Gemma Noris (Lisbona), Hamdy Reda (Il Cairo), Andrea Rossi (Siena), Carlo Spiga (Cagliari).
Caro Giacomo è realizzato dall’associazione Cherimus con il patrocinio del Comune di Perdaxius dell’ASL n.7 di Carbonia.

Conservatoria delle Coste sotto attacco: la Regione Sardegna salva i carrozzoni e chiude l’unica agenzia che stava funzionando.


Ispirata al modello inglese del ‘National Trust’ e al francese ‘Conservatoire du Littoral’, la Conservatoria delle Coste, istituita nel 2007, ma in realtà  nata nel 2004 da un’idea di Renato Soru, è entrata nel processo di riorganizzazione (la chiamano spending review ma dalle nostre parti sarebbe meglio dire neolottizzazione) promosso dall’assessore all’ambiente Donatella Spano,   che rimuove il super efficiente Alessio Satta e mette Giorgio Cicalò, attuale responsabile regionale della Protezione civile (e questo è già tutto un programma), che dovrà  traghettare la Conservatoria sino alla liquidazione.
Naturalmente nessuno degli otto dipendenti perderà il posto, ma  ad Alessio Satta, oggi 12 Giugno la Giunta Regionale ha deciso di revocare il suo contratto di direttore esecutivo e di commissariare la Conservatoria delle coste della Sardegna. Mette in panchina un giovane, che si è distinto non solo per la sua efficienza ma anche per la qualità degli interventi, come la bonifica ed il restauro  di Mangiabarche o l’attività sull’Isola dell’Asinara, ma nel contempo nomina un piccolo esercito di piccoli uomini su tutti i fronti possibili. Alla fine i disastri e le incompetenze costeranno sicuramente di più dei presunti risparmi, a questo punto sarebbe meglio risparmiare proprio sulla figura dell’assessore all’ambiente: è lei il vero spreco.


La Conservatoria delle coste triplicava ogni euro di finanziamento della Regione attraverso investimenti e progetti europei. Qui il rapporto dei primi cinque anni di attività:


Scuola Civica d’Arte Contemporanea Iglesias


La Scuola Civica d’Arte Contemporanea nasce dalla collaborazione tra il Comune di Iglesias e il collettivo Giuseppefraugallery, ha come mission quella di informare, formare e aggiornare la comunità sui linguaggi, i codici espressivi, le opere, gli artisti e le dinamiche proprie dell’arte contemporanea; completamente autofinanziata, non riceve, raccoglie, utilizza, finanziamenti in denaro, privilegiando le pratiche della condivisione, del libero contributo e del baratto. scuolacivicaartecontemporanea.blogspot.it

MACC di Calasetta: un viaggio senza ritorno? Articolo su Art a part of culture

MACC di Calasetta: un viaggio senza ritorno? 
Art a part of culture/Focus-on Sardegna

leggi l'articolo di Pino Giampà su art a part of culture


L’avevamo anticipato nell’articolo precedente: dopo aver indotto alle dimissioni il Leone d’Oro Stefano Rabolli Pansera, la Fondazione MACC ha nominato come nuovo direttore (art director?) l’artista, critico, incisore, nonché docente dell’Accademia di Torino, Pino Mantovani.

Ma non finisce qui: il museo verrà dedicato esclusivamente alla valorizzazione della collezione, quindi non sarà più sede delle attività legate alla residenza dei giovani artisti, i quali dovranno operare nella galleria (a cielo aperto) di Mangiabarche.

Artisti in residenza fuori dal MACC

Quella che era la novità più importante per dar vita ad un museo da anni relegato ai confini del silenzio, alla fine si è rivelata  insostenibile per chi amministra il museo: niente più residenze all'interno del Macc, l'edificio sarà riservato alla collezione, gli artisti ospiti dovranno utilizzare la galleria a cielo aperto Mangiabarche. Queste sono le direttive della Fondazione ( e della politica locale) che ha nominato il nuovo direttore, l'artista, incisore, critico d'arte, nonchè docente dell'Accademia di Belle Arti di Torino, Pino Mantovani, che prende il posto lasciato vacante da Stefano Rabolli Pansera, dimessosi proprio per essere stato ripreso per l'eccessiva innovazione nella concezione dello spazio museale e per i presunti alti (?) costi delle residenze.