Vogliamo creare le basi per un modello innovativo di distretto culturale evoluto nel Sulcis, che abbiamo chiamato DISTRETTO CULTURALE OPEN SOURCE (NATURALE, GLOCALE, ECO-SOSTENIBILE), dove la programmazione sarà aperta, in continuo divenire.

Costituito nel 2013 senza l'intervento da parte delle amministrazioni locali, è basato su di un modello naturale, glocale e sostenibile realizzato attraverso il potenziamento di una rete di operatori del Sulcis.
In Sardegna la sopravvivenza di circa centoventimila persone dipende dagli ammortizzatori sociali, siamo parlando di quasi il 10% della popolazione, ben il 40% di questi assegni vengono erogati nel Sulcis.
Nonostante questo triste primato, provocato da una insostenibile politica industriale di retaggio ottocentesco, ancora oggi si continua a sostenere le imprese responsabili di questa situazione, molte di queste industrie hanno chiuso, ma altre vogliono continuare, ma solo attraverso finanziamenti pubblici, continuando inesorabili ad avvelenare l’ambiente, l’economia ed il futuro del territorio.
Il Distretto Culturale Open Source è nato per dare un forte segnale di cambiamento mettendo in rete intorno ad un progetto di rinascita culturale e ambientale le migliori energie creative presenti nel Sulcis.

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Artisti in residenza fuori dal MACC

Quella che era la novità più importante per dar vita ad un museo da anni relegato ai confini del silenzio, alla fine si è rivelata  insostenibile per chi amministra il museo: niente più residenze all'interno del Macc, l'edificio sarà riservato alla collezione, gli artisti ospiti dovranno utilizzare la galleria a cielo aperto Mangiabarche. Queste sono le direttive della Fondazione ( e della politica locale) che ha nominato il nuovo direttore, l'artista, incisore, critico d'arte, nonchè docente dell'Accademia di Belle Arti di Torino, Pino Mantovani, che prende il posto lasciato vacante da Stefano Rabolli Pansera, dimessosi proprio per essere stato ripreso per l'eccessiva innovazione nella concezione dello spazio museale e per i presunti alti (?) costi delle residenze.